Il Ristorante

Atmosfera internazionale, ristorazione sartoriale e servizio tradizionale: le diverse anime dell’hotel si condensano nella carta del ristorante, in un equilibrio chiaro e netto che costituisce l’identità stessa della sua cucina.

La carta si muove tra i binari della ristorazione alberghiera classica e le proposte del territorio, seguendo la stagionalità degli ingredienti e delle materie prime.

L’esperienza dello chef Daniele Santovito, maturata tra Torino, Riviera Ligure e Regno Unito, si concretizza in proposte genuine e ben eseguite, che denotano altresì il suo interesse per la cucina naturale vegana, consolidato recentemente con un master presso la Joia Acedemy di Pietro Leeman.

La sala è affidata a Renzo Ccancce, che dopo le esperienze francesi e la Turbie di Bruno Cirino e torinesi di KAY Essenza Peruviana e Piano35, approda al Ristorante Carlina alla guida di un servizio tra formalità, per coerenza con l’eleganza austera del luogo, e la piacevolezza del far sentire ‘di casa’ il cliente dell’hotel, e chiunque decida di accomodarsi ai tavoli del Ristorante.

ristorante carlina

La carta dei vini curata dal Sommelier Massimo Di Chiaro, propone più di 500 etichette per esplorare tutte le zone vitivinicole d’Italia e le più importanti di Francia e Germania. Il comune denominatore è terroirs: connubio imprescindibile tra territorio e vitigno autoctono.

Si parte con le bollicine italiane per arrivare a un’ampia selezione di champagne. Per i bianchi sono stati scelti i produttori più rappresentativi di tutte le regioni d’Italia, ma ampio spazio viene dato anche ai francesi con una selezione dall’Alsazia alla Borgogna sino alla Loira. Inoltre un piccolo ma accurato assortimento di etichette tedesche rende la proposta sui bianchi ulteriormente accattivante.

I vini di tradizione sono i protagonisti del capitolo sui rossi: il Piemonte e la Toscana in primis con una selezione di grandi e piccoli produttori e una profondità di annate difficilmente reperibile sul mercato contemporaneo. Per la Francia una buona parte è dedicata a Borgogna, Bordeaux e Cotes du Rhone con eccellenti rappresentanti per ogni sottozona.